THE HOUSE
HE BUILT

76 min.in italiano with English subtitles

Produced by anonymous productions, (NYC) in collaboration with Arsenale 23, (Rome) 

written, produced and directed by caterina borelli

co-produced by Nora Guicheney, Ernesto Faraco

editing Aline Hervé

photography and camera Nora Guicheney and Caterina Borelli

script consultant Malva Guicheney

original music Mert Çetinkaya

a film by Caterina Borelli ©2019


CLICCATE QUI per vedere  Bernardo Valli che  parla di Sergio  CLICK HERE to see journalist Bernardo Valli  talk about Sergio.  

Dice a un certo punto Sergio Borelli che chi fa il nostro mestiere deve essere capace di vedere le cose più che di descriverle. In tanti anni di grande giornalismo, lui c’è riuscito. E c’è riuscita anche Caterina con questo documentario di intensa bellezza”.  Lilli Gruber

“The House He Built” is an intimate portrait of a building, the books and objects that fill it, and the trailblazing journalist whose stories animate them all. Come on in, find a place to perch, and meet Sergio Borelli.” Ashton Applewhite, author of This Chair Rocks: A Manifesto Against Ageism

“In “The house He Built” dialogando con suo padre Sergio Borelli (1923, giornalista e reporter), Caterina apre cassetti, mostra foto, chiede. Grazie a questo dialogo familiare intimo, mai privato, mai chiuso, cogliamo un carattere proprio di Sergio Borelli, che è quello di riflettere criticamente sulla sua vastissima produzione, discorrendo costantemente su ciò che è stato e ciò che avrebbe potuto essere. La dimensione del potenziale penetra la concretezza del reale. Il film di Caterina coglie una concezione spaziale sempre in movimento e poliedrica in Sergio Borelli, che ha modificato questa casa nel cuore di Roma, tappezzata di libri in ogni angolo, a seconda del manifestarsi di eventi, di attese, di desideri, convivendovi oggi con più generazioni che sembrano  respirare con lo stesso polmone”. Beatrice Barbalato, President of the Scientific Observatory on written, oral and iconographic auto-biography memory (Mediapolis Europe)

SYNOPSIS     

(English follows) Sergio Borelli, giornalista e pioniere della televisione pubblica, ci guida per le stanze della sua casa: ogni singolo libro, oggetto o immagine che le riempie diventa l’inizio di una nuova storia. I dialoghi che scaturiscono dai ricordi che trovano insieme Sergio e la figlia Caterina (la regista del film), ci accompagnano in una riflessione sull’invecchiamento e la memoria.                                                               

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Giulia D’Agnolo Vallan interviews caterina borelli after the screening at the Sag Harbour Cinema on June 11, 2023    

Sergio’s life is mirrored in the house he built, a labyrinth of books, photos and memorabilia collected over his career as journalist, intellectual, storyteller and television pioneer. Surrounded by a beehive of female activity that provide for him, Sergio moves about the house he built accompanied by his daughter Caterina, his life unfolding in this perambulation, in the objects and 50,000+ books that the house contains. Following Sergio’s physical wanderings in the labyrinthine home and listening to his critical thinking, the film distance itself from a biography to turn into an intimate excavation of what is memory and a question about what we will leave behind.

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Read the paper “The House He Built: autobiography in a home” by caterina borelli

DIRECTOR’S NOTES

(Italiano a seguire) “The House He Built” is a personal story about an aging man – my father Sergio – that lives surrounded by women. Open ended, not a biography, nor an historical film or an existential narration, “The House He Built” subtly bends genre definitions. Never patronizing, with a gentle touch, empathy and humor, it approaches issues everybody shares.

“The House He Built” is the first film I shoot in Italy since going back to live there after 30 years spent in New York City. Shot over the course of eight years by an all-women crew, the film was developed at a Residency at the Rockefeller Foundation while post was covered by a crowd funding whose contributors were split evenly between the US and Italy.

Con “The House He Built” volevo esplorare la relazione con il più privato degli ambienti, la casa, perché ho sempre percepito come questi luoghi fossero intrisi dalle emozioni delle vite e degli eventi che vi si svolgono, facendone risuonare gli ambienti quasi fossero esseri visibili e tangibili. 

Il protagonista di “The House He Built” è mio padre Sergio (Milano, 1923). La sua vita si riflette nella “house he built – la casa che ha costruito ”, un labirinto di libri, foto e cimeli raccolti durante la sua carriera di giornalista, intellettuale, narratore e pioniere della televisione pubblica. La relazione tra Sergio e il luogo che ha costruito per se e per la sua famiglia, è di totale identificazione: la casa è lo specchio e la materializzazione fisica del suo essere. Invecchiando e con la memoria che inizia a venir meno, il legame tra la casa e l’anima di mio padre si è intensificato. Nella “casa che ha costruito” Sergio cerca il suo passato e il suo “io” da giovane: gli oggetti diventano una connessione con i ricordi dimenticati, anzi sono le chiavi che aprono la memoria. Così la casa diventa un contenitore e questo deposito degli oggetti raccolti si tramuta nel custode della memoria di Sergio. Di fatto diventa l’accesso stesso alla memoria: trattiene e restituisce, raccoglie e libera. 

Al montaggio ho scelto di seguire la cronologia dettata dai racconti di mio padre. Mentre è stata la casa, le sue stanze e i ricordi che contengono che hanno fornito la struttura per la narrazione del film. Seguendo la nostra guida, Sergio, nella struttura labirintica della casa, perdiamo la cognizione del tempo e intraprendiamo un viaggio che si trasforma in un’esplorazione intima nella memoria e nell’invecchiamento. Il film e’ stato girato nell’arco di 8 anni e prodotto grazie a un crowdfunding.